
Una bella occasione per scoprire “inconsueti mondi” a due passi da casa.
😉
photography
Una bella occasione per scoprire “inconsueti mondi” a due passi da casa.
😉
Prima macro 2019, la sera di Pasqua mentre ero seduto in giardino, mi cade l’ occhio su una pietra, e salta fuori lui, un piccoletto di 3 mm che non ho mai visto.
Corro in studio a prendere l’ attrezzatura..ed eccolo qui in tutto il suo splendore.
Ora mi resta il compito più difficile, l’ identificazione..😂
(Scattata nel mio giardino a Besazio, nessun effetto speciale in Photoshop, solo regolazione di contrasto e saturazione.)
“Macaroeris nidicolens”
Scatto a cui sono particolarmente legato.
Questa femminuccia è l’ unico esemplare che ho incontrato in tutti questi anni.
È molto piccola, pochi millimetri, le sue macchie arancioni sono molto appariscenti sul corpo bianco.
In questa ripresa eseguita nei prati del Mendrisiotto, ho miscelato parecchie tecniche, utilizzando schemi luci misti.
Riuscire a ricreare atmosfere surreali domando la luce in fase di scatto, è molto appassionante.
Non amo gli effetti aggiunti in Photoshop o affini, sono sicuramente più comodi e veloci, ma tolgono quel “gusto di sfida” che mi prepongo quando esco in natura a fare macrofotografia.
Dame Remix
Con molto piacere vi invito al km 2.4 dove avverrà l’inaugurazione di questa piccola mostra fotografica in questo piccolo paesino.
I protagonisti come sempre sono i miei piccoli amici.
Insomma, una serata all’insegna del piccolo.
È comunque grande il mio piacere, perché per la prima volta espongo proprio dove scatto le fotografie.
Km 2,4 è la distanza tra casa mia e il bar/bottega “L’ Incontro”.
Al Vernissage si inaugurerà la bellissima terrazza nel nucleo vecchio.
Per chi non conosce Meride, è sicuramente l’occasione per scoprire quanta cultura vive nel villaggio della bellissima collina.
Dal museo del monte San Giorgio al museo dell’ arte sacra, il tutto immerso nella suggestiva architettura paesana.
Dame remix vuole miscelare alcuni dei soggetti presentati nella mostra “Incontri ravvicinati” e “Dame”.
Insomma una bella occasione per passare qualche ora in compagnia immersi in questo bellissimo luogo, facendo l’aperitivo, bevendo del buon vino, guardando qualche fotografia, e ascoltando la musica di Claudio Avella.
Vi aspettiamo!
🙂
Dopo la pausa invernale, si ricomincia.
I primi fiori sono spuntati, e mi sembra che siano arrivati un po’ prima del dovuto.
Quest’ anno, oltre alle fotografie a forte ingrandimento degli insetti, vorrei concentrarmi sui fiori locali, e portare a termine un progetto cominciato qualche anno fa.
L’ intento è quello di restituire delle fotografie che abbiano le sembianze di “dipinti, acquarelli”, o qualcosa del genere. Rendere l’ atmosfera surreale, utilizzando solamente la reflex, la luce e la natura circostante.
Per ora i bucaneve e le anemoni dei boschi sono stati i miei principali soggetti in queste prime uscite. Ora attendo con ansia i prossimi, che saranno il dente di cane e la perdinca. Spero di trovare presto anche qualche orchidea.
Stay tuned
🙂
Hepatica Nobilis, febbraio 2018
È stato con un pizzico di “malinconia” che stamane ho rivisto piazza Montàa.
Ora nel nucleo, a dare un tocco di colore in mezzo alla trincea di neve ghiacciata, c’è un alberello addobbato a dovere.
Gli occhi, e il mio sguardo rimbalzan comunque da un muro all’ altro, da una facciata ad un balcone, quasi cercassero ancora di vedere affissi quei personaggi a me molto vicini, accostati ai coloratissimi ritratti indiani e tibetani catturati da Alessandra.
No Ettore, loro ora non sono più lí.
Sembra ieri quella calda giornata di metà ottobre, dove una discreta folla si è radunata per partecipare alla chiusura di questa prima Caronaimmagina.
A colpi di numeri e cifre molte persone si sono sfidate per aggiudicarsi un pezzettino di questo evento.
Grazie all’ iniziativa, alcuni dei miei “piccoli alieni” hanno trovato una calda dimora,
un luogo dove passare l’ inverno, e probabilmente anche molte altre stagioni.
Oggi, a Carona, incontro persone, ci salutiamo, ricordiamo insieme, si discute, si sorride, si guarda avanti.
Bello.
Bella sensazione, qualcosa ho lasciato, e qualcosa mi son portato via.
Fotografia è anche questo.
#unpodicaronalosonoancheioora
È un piacere ricevere un messaggio con allegata la mia fotografia affissa nelle vostre case.
Ne allego un paio unite ad alcuni momenti della cerimonia di chiusura e asta delle opere.
Buone feste a tutti!
.. ebbene sì, sta finendo.
Sta finendo la pacchia, sta finendo il periodo in cui passeggiando per i prati si possono incontrare decine e decine di insetti di speci diverse.
Sono quasi pronto a deporre gli obbiettivi macro nell’ armadio. (Anche se poi non è proprio così vero che sono “pronto”..)
Ogni anno arriva questo momento, e in fondo è anche il momento in cui tiro le conclusioni sul mio operato nell’ ambito della Macrofotografia.
Sono soddisfatto?
Bah, per alcuni versi si, per altri meno.
Soddisfatto perché ho cercato di superare dei limiti dati dalla profondità di campo, e nella gestione delle luci e nei colori di sfondo, nell’ unico progetto “alieno” di questo 2017.
Sicuramente fotograficamente è stato il lavoro che mi ha tenuto più impegnato quest’anno. Centinaia e centinaia di sequenze di fotografie, scattate per “portare a casa” sei o sette ritratti come volevo. Circa ottomila scatti.
Le damigelle, loro sono state le mie star.
Mi sono immaginato di dover fare una sorta di book, un “album di famiglia”, ritratti di famiglia, ambientare secondo i miei canoni, speci differenti di questi incredibili personaggi, tutti diversi l’ uno dall’ altro, ma uniti dalle stesse caratteristiche.
Ho dedicato loro uno spazio anche presso una mostra effettuata a Giubiasco.
Meno soddisfatto di altri anni sotto l’ aspetto della quantità. Ho portato avanti un solo progetto, mettendone da parte altri, l’ unica scusante che ho, è che sono stato molto impegnato per le due mostre svolte quasi contemporaneamente, e con gli eventi legati ad esse.
Insomma è stato un anno intenso, molto intenso. Ho conosciuto e collaborato con persone squisite e ho vissuto realtà favolose. Emozioni che in fondo hanno rischiato di restare chiuse in un cassetto, ma che grazie alla testardaggine di alcuni, oggi sono scolpite nei miei ricordi e nel mio cuore.
Grazie!!!
Una dama posata su un piccolo fiore seccato da questa calda estate. I colori della terra hanno voluto farla da padrone, riprendendo quelli della ” modellina”.
Un piccolo documentario che parla del mio approcio alla Macro fotografia.
“Sottosopra” propone il documentario creato dal video maker Patrick Botticchio.
link diretto al video:
Buona visione
😉
Diaporama
Domani sera, giovedi 7 settembre ore 20.30 presso la Galleria La Loggia di Carona, proietteró su maxi schermo il mio diaporama.
Sará un viaggio basato sulle fotografie di quei piccoli personaggi che tanto mi piacciono, ripresi in alcuni stili diversi.
Una bella occasione per conoscere il piccolo mondo che ci circonda, scoprire aspetti curiosi e per passare il primo giovedì di settembre in compagnia.
Coinvolgete anche i vostri bimbi, tanto non si fará tardi!
Vi aspetto numerosi!
https://www.caronaimmagina.ch/eventi
Altra piazza, altre persone, molti amici, nuove ed interessanti conoscenze.
Una bella serata estiva.
È stata inaugurata giovedì 27 la mostra collettiva presso la galleria Pacciorini-Job.
Dame
“Dame come fate”
È questo il titolo che ho dato al lavoro che ho esposto.
Damigelle, così vengono chiamate queste bellissime fate dei prati. Appartengono alla famiglia degli odonati, sono simili alle libellule, ma si differenziano perché sono molto piú piccole.
Le speci sono moltissime, e variano sia per forme che per colori.
In questo progetto, le propongo ad un rapporto d’ ingrandimento che arriva fino a 3,5:1.
Sono fotografate chiaramente vive ed in natura, utilizzando la tecnica del focus stacking.
Le immagini proposte sono l’ unione di più fotografie scattate su piani diversi, e sovrapposte per avere una profonditá di campo altrimenti impossibile da ottenere per motivi ottici e fisici.
Fotografie datate 2017, quasi tre mesi di lavoro, e migliaia di fotografie scattate per ottenere quello che cercavo.
Ritratti di famiglia.
Ho voluto dedicare loro dei nomi di fata, per due motivi:
uno è che vederle volare al mattino nei prati, o sopra gli specchi d’ acqua, mi riporta a delle immagini classicamente fiabesche. Piccole fate alate.
Il secondo è piu personale, una dedica a due amiche, che molto mi hanno supportato.
Due fatine madrine appunto!
Quattro stampe, come sempre su cotone Hanehmühle, per scelta esposte senza vetro, perché secondo me è l’ unica possibilitá per poter apprezzare pienamente le morbide sfumature di colore, e per immergersi senza fastidiose distrazioni nel fotogramma.
A Giubiasco fino al 30 settembre.
Enjoy 😉